E’ conclamato che il filo interdentale si debba utilizzare almeno una volta al giorno e preferibilmente alla sera.
Alcuni dentisti consigliano di passare il filo tra i denti prima dell’uso di spazzolino e dentifricio: il filo, rimuovendo la placca e i residui di cibo tra gli spazi interdentali, permette di raggiungere anche gli interstizi tra i denti.
Altri suggeriscono di utilizzare il filo dopo aver spazzolato; ad ogni modo, ciò che conta è un’adeguata modalità d’uso ed un costante impiego del filo stesso.
Utilizzare manualmente il filo interdentale può non essere semplice:
occorre tagliare un segmento di filo interdentale della lunghezza di 30-40 cm aiutandosi con la lametta inserita nel contenitore del rocchetto quindi avvolgere entrambe le estremità del filo interdentale attorno alle dita medie, mantenendo il filo teso con i pollici e gli indici; premere delicatamente il filo nello spazio interdentale, avendo cura di tenerlo teso e abbracciare il dente con il filo formando una C;
a questo punto far scivolare il filo verso il basso mantenendo sempre un certo attrito fino a pulire il dente anche al di sotto del margine gengivale: il filo interdentale agisce come una lama, tagliando e rimuovendo la placca, ma nel contempo si deve evitare di lesionare la gengiva; ogni volta che si inserisce il filo in uno spazio interdentale, le superfici dei denti da pulire sono due, distale e mesiale: pertanto, è necessario pulirle entrambe.
Per facilitare l’uso e superare queste indubbie difficoltà di movimento sono presenti in commercio delle apposite “forchette passafilo” a forma di ypsilon o arcuate ad U, sulle quali il filo è pre-montato.
Cerchiamo di promuovere l’utilizzo del filo interdentale, evidenziando i rischi e le complicanze a cui si potrebbe andare incontro non utilizzando questo strumento di igiene domiciliare.
Anzitutto il mancato utilizzo del filo interdentale favorisce il ristagno di placca negli spazi inaccessibili allo spazzolino; i depositi di placca si trasformano in vere e proprie concrezioni calcaree rimovibili solamente mediante la pulizia dentale professionale; è importante sapere che placca e tartaro, trattenendo numerosi batteri della flora batterica orale, predispongono al rischio di patologie dentarie, prima fra tutte la carie, ma sono anche responsabili di alitosi ed infiammazioni della gengiva.